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giovedì 11 dicembre 2014

Universitari artefici della cultura?

Durante l’Assemblea Federale del Congresso Nazionale svoltosi a Padova lo scorso maggio, i fucini di tutta Italia si sono interrogati sull’importanza della cultura nella società odierna e la necessità di soffermarsi a riflettere sulle ricchezze che offre la nostra nazione e per riscoprire le opere artistiche che brulicano nel Bel paese dai monumenti alle biblioteche, dalla ricerca scientifica a quella musicale, dalla produzione cinematografica all’arte in ogni suo aspetto. 
Sulla base di questa proposta, i fucini del gruppo FUCI Cosenza “Francesca Gallo” hanno deciso di dedicare un’incontro alla riscoperta di opere d’arte che hanno come tematica l’Avvento, in linea con il tempo liturgico che la Chiesa sta vivendo.

Toccando molteplici periodi storici, sono state analizzate diverse opere dei più svariati artisti come Caravaggio, Botticelli, Giotto e Leonardo da Vinci – per  citare i più celebri. Protagonisti dell’incontro sono state infatti diversi capolavori come “Adorazione del bambino di Camaldoli” – Filippo Lippi, “Presepe di greccio” e “Nascita di Gesù”– Giotto, “Riposo durante la fuga in Egitto” e “Natività coi santi Lorenzo e Francesco d’Assisi” – Caravaggio, “Adorazione del bambino con San Girolamo” – Pinturicchio, “Annunciazione di Cestello” e “Adorazione dei magi” – Botticelli, “Adorazione dei pastori” – Ghirlandaio. Dopo aver analizzato e ammirato quadri ed affreschi, l’incontro si è concluso con la proiezione di alcuni minuti del film “The Nativity”, spostando l’attenzione dall’arte illustrata all’arte cinematografica.

“L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”- cita l’iscrizione posta in alto all’esterno del Teatro di Palermo e i giovani universitari sono pienamente convinti che “la cultura sia ciò per cui l’uomo diventa più uomo”.

Jessica Bagalà

domenica 30 novembre 2014

Adesioni FUCI a.a. 2014/2015











Tesseramenti per studenti universitari
Il contributo standard per il tesseramento è pari a 25 €.
Fino al 28 Gennaio, gli studenti che vorranno aderire alla Federazione Universitaria Cattolica Italiana potranno usufruire di uno sconto sulla base del numero totale di aderenti registrati dal gruppo FUCI di Cosenza (stimato tra i 5 e i 10 €). Per coloro che aderiscono per la prima volta, la quota è pari a 20€.
Oltre tale data, sarà comunque possibile tesserarsi in qualsiasi momento pagando la quota standard.
Il tesseramento rende lo studente membro effettivo della FUCI, dà il diritto di voto in sede assembleare del gruppo di Cosenza ed include l’abbonamento annuale al bimestrale fucino “Ricerca”.

Sottoscrizioni esterne al bimestrale “Ricerca”

Per studenti e non, è possibile in qualsiasi momento sottoscrivere un abbonamento annuale per ricevere il bimestrale fucino “Ricerca” rivolgendosi ai membri del gruppo FUCI Cosenza e versando una quota pari a 25€.

Adesioni associative gruppo FUCI Cosenza “Francesca Gallo”

Ai sensi dell’Art. 4 comma 3 dello statuto del gruppo FUCI Cosenza “Francesca Gallo” (visionabile a questo link) è possibile in qualsiasi momento richiedere la qualifica di socio. Per informazioni rivolgersi ai membri di presidenza.


Per informazioni e/o chiarimenti scrivere all’indirizzo email     fucicosenza@gmail.com

oppure rivolgersi a Padre Luigi Cortese, assistente del gruppo FUCI Cosenza, presso la parrocchia universitaria San Paolo Apostolo.

giovedì 20 novembre 2014

Responsabilità e Ricerca: la FUCI inaugura all'Unical la VII Settimana dell'Università

L'Università è luogo dove si formano le coscienze dei cittadini di domani, centro ricco e fecondo in cui la FUCI vive e si alimenta di conoscenze sempre nuove. Ed è proprio a questo mondo che la Federazione dedica ogni anno una settimana di incontro, confronto, ricerca e informazione. Il 17 novembre 2014 il gruppo FUCI di Cosenza “Francesca Gallo” ha avuto l'onore di ospitare presso l'University Club dell'Unical l'evento di apertura della VII Settimana dell'Università, con tema “fondata sulla Ricerca: università responsabile del futuro”.


La ricerca è dinamismo che da sempre anima l'uomo e che lo porta a confrontarsi con gli altri, con il mondo e con se stesso e la FUCI offre agli studenti proprio questa opportunità. A muovere i giovani nel loro percorso di conoscenza, accademica e non, dev'essere la responsabilità, altra parola chiave che ha caratterizzato i lavori: lo studente che “fa ricerca” si muove spinto da forte senso morale, da quell'impegno serio e coscienzioso in grado di rendere le sue attività non un banale ripetersi di gesti scontati ma un vero e proprio arricchimento personale e culturale. 


Insieme ai membri della Presidenza Nazionale, ai rappresentati delle istituzioni locali (il Magnifico Rettore Crisci, MEIC, AC, ecc) e a quanti hanno partecipato, noi fucini abbiamo affrontato il tema della Ricerca da diversi punti di vista grazie agli interventi di alcuni relatori. 

Ha moderato la tavola rotonda il presidente del gruppo, Davide Spanò. 
Il primo intervento, a cura del prof. Roberto Presilla (docente presso la Pontificia Università Gregoriana), si è focalizzato sul livello antropologico della ricerca, sul suo valore e sui diversi ambiti della scienza entro i quali opera. Il professore ha citato diversi

sabato 8 novembre 2014

Ricerca e Università

In vista dell’imminente Settimana dell’Università, il 29 ottobre 2014 i fucini di Cosenza hanno incontrato Marco Manna, giovane ricercatore presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università della Calabria, per approfondire la situazione della ricerca universitaria nei nostri atenei. 

Il prof. Manna è partito dalla sua esperienza personale per arrivare a spiegarci in modo più generale i passaggi fondamentali del cammino di formazione di un ricercatore: dottorato di ricerca, assegno di ricerca, borse post-doc, passaggio da ricercatore a professore associato, e via dicendo.

La situazione nel nostro paese è molto cambiata negli ultimi 4 anni: se infatti all’estero dopo la laurea si può usufruire di un dottorato finanziato dalle aziende, in Italia questo percorso rimane sempre nell’ambito universitario. L’ateneo offre allo studente l’opportunità di un dottorato di ricerca, della durata di tre anni, che vede il laureato impegnato in una formazione più specifica e che lo stimola a sviluppare l’autonomia scientifica indispensabile per chi intende intraprendere un’attività professionale di ricerca, in ambito accademico e non. Prodotto del dottorato di ricerca sono le pubblicazioni, articoli tecnici scritti da docenti e ricercatori sulla base di un’analisi sperimentale. Il lavoro può durare dai 6 agli 8 mesi e solitamente implica una collaborazione con l’estero, un passo fondamentale per entrare in contatto con altre

lunedì 27 ottobre 2014

In Spiritu et Veritate

Dal 16 al 18 ottobre ad Arezzo si è svolto il Congresso Straordinario della FUCI, che ha visto il coinvolgimento di circa 150 giovani universitari intenti a riscoprire la figura di Giovanni Battista Montini, testimone nell’università e nella cultura contemporanea. Il congresso si è concluso il 19 ottobre a Roma, presso Piazza S. Pietro, dove i fucini si sono recati per partecipare alla Beatificazione di Papa Paolo VI, presieduta da Papa Francesco. 

I fucini partecipanti al Congresso Straordinario
Paolo VI, figura assai cara alla Federazione, ha sempre avuto a cuore i giovani universitari, seguendoli da vicino, prima come assistente del gruppo di Roma, poi come assistente ecclesiastico generale dal 1922 al 1933. Il Congresso, sviluppatosi nei luoghi della città Toscana ricca artisticamente e culturalmente, è iniziato giovedì pomeriggio con l’intervento di S. Em. Card. Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i vescovi. La giornata di venerdì è stata, invece, suddivisa in due momenti: la mattinata è stata dedicata alla riscoperta e all’approfondimento della figura di Paolo VI, mentre il pomeriggio alla formazione federativa. La tavola rotonda della mattina è stata introdotta da tre relatori: il Prof. Xenio Toscani- Università Cattolica del Sacro Cuore-  ha fornito un profilo biografico generale; la Prof. ssa Maria Pia Sacchi Mussini- Università degli studi di Pavia- si è occupata dell’aspetto universitario e culturale di Montini; infine, il Prof. Paolo Nepi- Università degli studi di Roma Tre- ha focalizzato l’attenzione sul laicato e la formazione sociale. Nel pomeriggio, i giovani della FUCI hanno avuto modo di confrontarsi in diversi laboratori formativi: diocesi, territorio, università, dinamiche di gruppo, tesoreria, comunicazione, assistenti. La sera i giovani si sono recati, per una veglia di preghiera, al Monastero di Camaldoli, simbolo del legame tra la FUCI e Paolo VI. 

Sabato mattina, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Riccardo Fontana, vescovo di Arezzo, i fucini si sono recati a Roma e la sera hanno preso parte alla veglia di preghiera organizzata dalla diocesi di Roma, presso la cappella dell’università “La Sapienza”. Momento centrale e culminante del Congresso è stata la partecipazione alla Beatificazione che ha rivelato la presenza ancora viva di un uomo che ha saputo offrire un importante contributo di spiritualità, cultura e responsabilità a giovani che ogni giorno sono chiamati a testimoniare la loro fede nell’ambiente universitario in cui vivono.


Cristina Iorno e Jessica Bagalà 

giovedì 23 ottobre 2014

Presidenza di nuovo al completo!

L'inizio dell'anno federativo per il gruppo FUCI Cosenza "Francesca Gallo" è all'insegna di ben due nuovi membri di presidenza.

Jessica Ritacco, neo eletta
Presidente femminile

In primis, parliamo della nuova Presidente femminile dei gruppo Jessica Ritacco, eletta in seguito delle dimissioni di Beatrice Garisto. Da un anno in FUCI, Jessica ha dimostrato un forte interesse ed affetto per la federazione che l'hanno portata a maturare questo volontà di mettersi a servizio, che è stato premiato subito dai membri del gruppo.


Carlo Borsani, neo eletto
segretario di gruppo
Il team di presidenza si è poi completato con l'elezione di Carlo Borsani quale nuovo segretario del gruppo, subentrando alla dimissionaria Alessandra Demaio. Lo spirito fucino di Carlo lo ha sempre portato a dedicarsi alla federazione in diversi modi; la segreteria ha pertanto rappresentato per lui l'ennesimo mezzo con la quale sostenere il gruppo.


Ad entrambi tutta la FUCI di Cosenza vuole augurare buon lavoro e buon cammino, ringraziando al contempo Beatrice e Alessandra per il servizio svolto.

lunedì 20 ottobre 2014

Il testamento spirituale di Paolo VI

Prosegue il cammino verso una conoscenza più approfondita della figura di Paolo VI (divenuto Beato lo scorso 19 ottobre) del gruppo cosentino con il testamento spirituale. Scritto il 30 giugno 1965 nel 3° anno di Pontificato, con qualche aggiunta nel 1972/73, Montini esprime le sue ultime volontà. Sin dall'inizio Giovanni Battista denota la sua umiltà ringraziando il Signore per averlo rigenerato e condotto alla pienezza de della vita, mostra gratitudine verso la famiglia e i suoi genitori (“oh siano benedetti i miei degnissimi genitori”) , verso chi lo ha educato, aiutato e circondato da affetto e fiducia. Un uomo riservato, pensieroso e molto intellettuale, non aveva grandi pretese e amava essere un parroco di paese (il suo “sogno” da sempre). Infatti nel testamento menziona “l’immeritato onore di essere ministro della Santa Chiesa” e di essere stato arcivescovo di Milano sulla cattedra dei santi Ambrogio e Carlo (“per me troppo alta”).  Invita la Chiesa ad ascoltare la parola che il popolo pronuncia “con gravità e amore”; incita  alla riconciliazione con i fratelli separati con pazienza, comprensione, amore; sul mondo soprattutto sprona tutti a servirlo, a studiarlo, ad aiutarlo e ad amarlo prima di assumerne i costumi e gusti. L’umiltà e la riservatezza  di questo Papa si nota anche dalla volontà di “morire povero” di disporre elemosine, di dare a chi merita e distruggere tutto ciò che riguardava i suoi scritti personali; la volontà di funerali semplici e senza catafalco, utilizzato per le esequie pontificie. Nonostante molti vedono in  Montini come una persona fredda e quasi distaccata, forse perché non ben capito, egli ha dimostrato di essere un lavoratore instancabile al fedele servizio di Dio, il tutto con il silenzio, con lo studio e il sacrificio, e, cosa importante, con amore, una parola che ricorre spesso nel testamento. Metterci amore in ogni cosa è fondamentale per andare avanti, per crederci, per sperare. Sono proprio queste le parole che aggiunge Paolo VI nel 1972 che devono risuonare da eco soprattutto per i giovani: Credo, Spero, Amo.

Alessandro Giordano

                                                                                                                                 

sabato 11 ottobre 2014

Giovanni Battista Montini: Dal "sogno" di parroco a Pontefice


Il gruppo FUCI Cosenza "Francesca Gallo" ha aperto i battenti lo scorso primo ottobre trattando unimportante figura ecclesiastica, ovvero quella di Paolo VI, in occasione della imminente beatificazione del pontefice il prossimo 19 ottobre. A relazionare è lassistente di gruppo Padre Luigi Cortese che ha parlato di come si arriva all'elezione di Montini pontefice. Bisogna preannunciare che Giovanni Battista Montini proveniva da una famiglia di medici , avvocati e giornalisti, quindi alto-borghese, e viveva in un epoca storica che segnava il tramonto dellantico regime; nel 1861 venne istituito il Regno DItalia e nel 1870 venne proclamata Roma capitale, egli nacque nel 1897. Dal punto di vista storico non era un buon momento per il rapporto tra Chiesa e Stato visto che con Roma capitale, lItalia cattolica soffriva molto e sembrava che la Chiesa perdesse il suo potere limitando il Papa. Dopo oltre 40 anni di prese di posizione da una parte e dallaltra si arriva ad una svolta: nel 1929 vennero istituiti i patti lateranensi che ripristinarono il rapporto tra Stato e Chiesa. 


Dopo questo cenno storico,  Montini seguiva i gesuiti e prediligeva loratorio della pace fondato da San Filippo Neri. Lorigine bresciana e la comunità religiosa lo hanno portato a questa preoccupazione seguendo la Chiesa ma educando il popolo. Nel 1920 prese essa trasferendosi da Brescia a Roma. Nella sua grande umiltà, il suo sogno era quello di essere parroco di un paese, non aveva grandi prospettive. Egli intraprese la carriera diplomatica avvicinandosi ai gruppi apostolici del momento; il mondo cattolico era molto vivace e attivo ma anche abbastanza disorganizzato. Venne inviato a Varsavia successivamente come addetto alla Nunziatura Apostolica cominciando la sua carriera alla curia romana sotto la guida di Pio XII. Nonostante divenne diplomatico contro la sua volontà, Montini trasmetteva la sua sensibilità verso il mondo operaio partecipando allazione cattolica e alla FUCI, nominato dapprima assistente ecclesiastico al circolo romano e poi successivamente venne nominato assistente nazionale.  Una delle innovazioni che ha instaurato Paolo VI è stata quella di saper coniugare e formare i giovani rendendoli liberi di prendere le proprie iniziative in maniera autonoma e indipendente rispetto alla vita ecclesiastica. Proprio questo motivo lo ha portato a dei contrasti con le gerarchie ecclesiastiche che lo conduceva a pensare alle dimissioni ma era una sofferenza che volle tenere per se e non lo disse subito al Papa di allora ovvero Pio XII. Questa notizia però arrivò al Pontefice tramite le cosiddette voci di corridoio ed egli convoca Montini rivelandogli che non aveva più fiducia in lui. Lo nomina comunque arcivescovo di Milano ma non diventa cardinale. Aneddoto curioso fu alla morte di Pio XII:  non essendo cardinale Montini non poteva candidarsi, in questo modo venne eletto nuovo Pontefice Giovanni XVIII (se Montini fosse stato eletto cardinale sarebbe divenuto sicuramente Papa). Venne eletto comunque cardinale dallo stesso Giovanni XVIII nel 1958 e il 21 giugno del 1963 divenne Papa.

            Alessandro Giordano

domenica 28 settembre 2014

Inizio anno federativo

"Io sono l'alfa e l'omega, il principio e la fine” (Ap 21,6). E’ da Cristo che tutto ha inizio e tutto termina, è dall’Eucarestia che si parte ed è ad essa che si ritorna poiché è “il filo in cui è intessuta tutta intera la tela della nostra esistenza teologica” (Don Tonino Bello). Ed è proprio nella celebrazione dell’Eucarestia che i giovani della FUCI si sono riuniti, dopo la pausa estiva, per poter riprendere le attività dell’anno federativo, ormai alle porte, che si apre in concomitanza con l’inizio di un nuovo anno accademico.

Il Vangelo del giorno sintetizzava la missione evangelizzatrice della Chiesa a cui è chiamata anche la Fuci:  “..E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: << Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche>>. Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.” Lc 9, 2-6.

L’assistente di gruppo, Padre Luigi Cortese, ha spiegato la prima lettura tratta dal libro dei Proverbi, soffermandosi in particolare sulla frase “tieni lontano da me falsità e menzogna” (Pro 30), invitando ciascun giovane a farla come propria preghiera.

sabato 28 giugno 2014

"Sorridere sempre"

« Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza»
 


Spesso ci perdiamo nella fugacità del tempo, in quegli attimi talmente effimeri, da dimenticare quali siano le vere emozioni che la vita offre. Ci troviamo smarriti, senza una meta, alla ricerca di un senso che possa colmare il vuoto dentro noi, non godendo di tutte quelle passioni e  gioie che si presentano dinanzi agli occhi. Del futuro non si ha certezza, motivo per cui bisogna vivere ogni singolo istante della nostra vita, da cui trarne un insegnamento. Proprio come ci ha indirizzati lei, Francesca: figlia, sorella, amica, volontaria, portatrice di sani principi e speranza, ma in particolare per noi fucini, è stata la presidentessa, una colonna portante nonostante la giovane età. Giovedì 26 giugno, la famiglia e gli amici hanno organizzato una vera e propria festa, intitolata “Sorridere sempre”, in onore dell’anniversario di Francesca. A dare inizio a questa giornata, si è celebrata la santa messa, in cui si è percepita una presenza mirabile, proprio come se lei fosse in mezzo in noi. Terminata la celebrazione, parenti, amici, ma anche ragazzi che avevano soltanto sentito parlare di lei, erano gremiti a Marano, il suo paese proprio per dar testimonianza di quanto sia stata speciale per ognuno di noi, e quanto ci abbia arricchito averla conosciuta. Si è rivelata essere diversa dai suoi coetanei sia in vita, mostrando di avere sempre quella marcia in più, ma anche dopo la sua scomparsa, unendo in’unica grande famiglia tutte le persone che facevano parte della sua vita, comprese le associazioni a cui apparteneva. 

Non è mancata occasione in cui non abbia smesso di dimostrare il suo altruismo verso il prossimo, basti pensare alla sua esperienza nell’associazione ABIO (Associazione per il bambino in ospedale di Cosenza) il cui motto è “diritto al sorriso”, un elemento a dir poco fondamentale per la nostra Francesca, che ha donato tutta se stessa per dei piccoli bambini indifesi, dipingendo loro una favola sempre diversa, indossando semplicemente degli occhiali colorati o improvvisandosi pupazzo di neve, in modo da distoglierli dalla triste realtà che incombeva su loro e permettergli di continuare a sognare. Oltre ad allietare le giornate di questi angeli, ha offerto anche alle famiglie un sostegno vitale, un invito a non aver paura e a continuare a lottare. 

Francesca ha lasciato la sua impronta anche nel campo universitario, intraprendendo un cammino in FUCI, in cui si è distinta particolarmente, non solo per il vivo interesse e la partecipazione attiva, ma soprattutto per la cura mostrata ad ogni singola riunione. Scelta come presidentessa, proprio per essere guidati da una persona straordinaria nella sua semplicità. Ha accettato questo incarico, non per ottenere prestigio, bensì per mostrare ancor di più il suo legame con la federazione e i fucini, verso i quali ha divulgato armonia e amicizia, ma soprattutto non ha mai perso di vista i principi fondamentali su cui si basa la FUCI, ovvero quello di fede, di cui si è rivelata promotrice, nutrendo una profonda spiritualità; quello di scienza, tramite la quale abbiamo conosciuto la sua diligenza e saggezza; preparata nel contestare le critiche e mettendo a disposizione le sue conoscenze e i suoi vari aneddoti, e infine il senso patriottico, che manifestava anche solo raggruppando tutti i fucini per tifare la nazionale in campo.
Questo sua umanità e generosità nel dedicarsi totalmente al prossimo è stato constatato anche dai missionari oblati, in cui si è mostrata determinata nel divulgare la parola di Dio, partecipando intensamente alle missioni e prefiggendosi un unico obiettivo: far stare bene qualsiasi persona si trovasse al suo fianco, con piccoli gesti, un abbraccio, un sorriso, una canzone, preferibilmente di Renato Zero, come ci teneva a precisare da buona sorcina. Tutto questo solo per infondere l’importanza della vita, quanto sia preziosa e quanto sia essenziale viverla pienamente, accompagnati dalla fede. Questa è Francesca: solare, energica, che continua a vegliare su di noi da lassù, sempre con il sorriso. I migliori anni della nostra vita probabilmente li abbiamo vissuti grazie alla sua presenza, ancora viva, proprio perché è rinata nei nostri cuori.




venerdì 20 giugno 2014

Ringraziamento e saluto a Mons. Salvatore Nunnari




Cosenza. A seguito delle dimissioni dell'arcivescovo metropolita della diocesi di Cosenza-Bisignano, Salvatore Nunnari, il Santo Padre Francesco ha nominato monsignor Francescantonio Nolè come nuova guida diocesana. 

Mons. Salvatore Nunnari
L'annuncio è stato comunicato la scorsa settimana nella diocesi di Cosenza e contemporaneamente a Tursi, diocesi dalla quale mons. Nolè proviene. 

Monsignor Nunnari ha espresso sentimenti di profonda devozione e gratitudine al Santo Padre “che ha guardato con paterna benevolenza la nostra Chiesa e soprattutto il suo presbiterio” ed ha chiesto da subito di pregare per monsignor Nolè.

Viene tra noi un vescovo paterno – ha detto monsignor Nunnari – un vescovo pastore perché di questo Cosenza ha bisogno. Così come avete fatto con me dovete fare con lui. Siate uniti al vostro pastore vivendo intensamente la comunione del presbiterio. Monsignor Nolè dovrà contare su un presbiterio unito, su un laicato adulto e sul comune desiderio della santità. Con gioia voglio ricordare a tutti che la promessa di Gesù si avvera sempre: Pastores dabo vobis”.

Monsignor Francescantonio Nolè inizierà il proprio mandato il prossimo 4 luglio.

A Salvatore Nunnari, il gruppo FUCI Cosenza "Francesca Gallo" vuole esprimere il più sentito ringraziamento per i 10 anni di lavoro svolto nella diocesi cosentina e per la fraterna vicinanza dimostrata nei confronti degli studenti universitari e della Federazione. A lui i nostri migliori auguri e le nostre preghiere affinchè possa continuare a svolgere la sua missione evangelica. 


Davide Spanò
per il gruppo FUCI di Cosenza

lunedì 2 giugno 2014

Chi è Malala? Studentessa, attivista pakistana e non solo!

È il 9 ottobre 2012, siamo nella regione dello Swat in Pakistan; quella mattina una ragazzina di 14 anni esce da casa per andare a scuola a sostenere gli esami di fine corso. Durante il viaggio di ritorno due uomini fermano bruscamente lo scuolabus e chiedono: “Chi è Malala?”. Nessuno risponde, ma senza volerlo qualcuno si gira a guardarla, l’uomo estrae la pistola e le spara tre colpi in viso. Dopo quel terribile giorno Malala non farà più ritorno in Pakistan, e il mondo intero iniziò a chiedersi chi fosse questa ragazza così misteriosa e ritenuta tanto pericolosa, da dover essere uccisa.


Malala nasce in un paese in cui, quando nasce un maschio, tutti escono in strada e sparano in aria, come simbolo di festa; mentre la nascita delle femmine rappresenta un giorno triste, infatti vengono nascoste dietro una tenda e  destinate fin dal principio ad un destino limitato alla cura della casa e alla procreazione di figli da accudire. Il padre, Ziauddin Yousafzai  alla nascita di Malala aveva già intuito che lei aveva qualcosa di diverso.
Malala infatti, adorava studiare e si mostrò immediatamente altruista e caritatevole nei confronti del prossimo, al punto da proporre di accogliere gratuitamente dei bambini che giocavano tra l’immondizia per strada, nella scuola del padre, anche se questo non fu possibile. Questo fu uno dei primi episodi che la spinsero a lottare per l’istruzione universale dei bambini.

mercoledì 21 maggio 2014

Jessica e Davide: i rieletti R.A.F. del gruppo FUCI Cosenza "F. Gallo"

Il gruppo F.U.C.I. Cosenza "Francesca Gallo" è nuovamente rappresentato in Consiglio Centrale da due fucini, rieletti nell'appena concluso Congresso Nazionale svoltosi a Padova. 


Jessica Bagalà, presentata da
Piervincenzo Spanò del
gruppo di Cosenza
Jessica Bagalà e Davide Mantoan, fucini veterani del gruppo cosentino, sono stati rieletti per la seconda volta Rappresentanti dell'Assemblea Federale in Consiglio Centrale (R.A.F.) ottenendo la maggioranza delle preferenze, a seguito delle votazioni avvenute il 10 Maggio. 


La scelta di ricandidarsi, come spiegano nelle loro presentazioni (disponibili su www.fuci.net) , è dettata dall'esigenza di portare avanti i valori della federazione, in quanto oltre ad aver offerto un animato contributo ed aver adempito con criterio al  funzionamento della Federazione; entrambi si sono arricchiti molto. Stimati per la loro affidabilità, responsabilità, attiva partecipazione, riconoscenza nei confronti della FUCI e delle sue finalità, ma soprattutto per la fervente fede, mostrata durante il cammino, che li ha contraddistinti.  

Davide Mantoan, presentato da
Giusy Foti del gruppo di Reggio Cal.

La loro rielezione rappresenta un adeguato riconoscimento per il lavoro eseguito da entrambi nel precedente mandato, che risulta essere stato costante, puntuale, coscienzioso, studiato nei minimi dettagli. Davide e Jessica sono molto legati alla realtà studentesca, motivo per cui sono sempre alla ricerca di tematiche che possano accrescere gli studenti, sia a livello intellettuale che spirituale.


Il gruppo FUCI Cosenza "Francesca Gallo", orgoglioso dei suoi fucini neo eletti, rivolge loro nuovamente un caloroso augurio di buon lavoro, che indubbiamente continuerà ad essere produttivo e costruttivo; ma soprattutto sarà sostenuto da tutto il gruppo, a loro tanto riconoscente.

domenica 16 marzo 2014

Europa e Mediterraneo

Giorno 12 Marzo si è dato luogo all'incontro, dal titolo "Europa e Mediterraneo", tematica scelta sia in preparazione al Congresso Nazionale, sia per essere condivisa con tutti i gruppi fuci calabresi, riuniti a Cosenza, in occasione dell'assemblea regionale. Questo evento, che ha coinvolto un gran numero di studenti e docenti dell'Unical, è stato moderato dal professore Matteo Marini, ordinario di Teorie dello Sviluppo Economico e dal professore Alberto Ventura, ordinario di Storia dei Paesi Islamici.

Il primo intervento è stato di genere economico, sviluppato infatti dal Prof.Marini, il quale ha elaborato uno schema, approfondendo:
  • i fattori che hanno permesso di creare le opportunità di scambio;
  • lo stato di questi scambi commerciali;
  • conclusioni politiche. 
Solitamente l'arretratezza economica è considerata come un fattore negativo, ma essa può offrire dei vantaggi, considerando il fatto che le distanze tra i popoli si sono ridotte e si usufruisce in modo maggiore dello sviluppo tecnologico. Il problema di fondo riguarda il dualismo tra paesi ricchi e paesi poveri. Se si riuscisse a conciliare il capitale dei primi, più la forza lavoro dei secondi, tutti potrebbero guadagnare e ottenere vantaggi comparati.

sabato 1 marzo 2014

Mistero del Bene e del Male: seconda parte

Risolvere il mistero del bene e del male è un'ardua impresa, che conduce solo a ipotizzare su quanto già avvenuto. Se una prima analisi è stata condotta dagli esordi e ha riguardato l'emblema della creazione e quindi la ribellione di Adamo ed Eva, dovuta all'astuzia del serpente; questa volta ci soffermeremo su un avvenimento culminante, quale la turpissima morte di Cristo. Questo momento, che vede quest'uomo crocifisso, designa la sua pienezza nella croce, il culmine della sua rivelazione. La passione di Cristo è uno degli eventi biografici più descritto, in quanto tramite questo gesto epocale, Egli ha dato l'ennesima prova vivente di ciò in cui crediamo. Cristo si è fatto carico delle sofferenze dell'umanità per condividere, e quasi sostituire i mali che ci opprimono; ma la sua, oltre ad essere una morte disumana, è considerata una morte di croce. Questa croce simboleggia uno strumento di dolore e vergogna da un lato, ma dall'altro aumenta la considerazione riposta nei suoi confronti. Infatti, nonostante la sua immagine venga screditata dagli animi maligni, si noti la sua collocazione tra i due ladroni,  Cristo resta un personaggio di un certo livello, probabilmente temuto, accusato persino di un delitto non commesso.

lunedì 3 febbraio 2014

L'università secondo John Henry Newman



In occasione della ricorrenza di San Tommaso d’Aquino, patrono delle Università, il gruppo ha tenuto un incontro sul tema dell’Università secondo John Henry Newman, cardinale e teologo inglese. La conferenza è stata tenuta dal professore Luca Parisoli, docente di Storia della Filosofia Medievale, con il contributo di Don Pino de Simone, parroco della Diocesi Rossano - Cariati.

Newman nasce durante l’anglicanesimo, all’interno del sistema universitario inglese. Egli sceglie di essere un uomo di religione, aderendo inizialmente ai principi del cristianesimo protestante e, insediandosi allo stesso tempo, nel sistema universitario dell’università di Oxford, all’età di soli 16 anni. Viene espulso dall’ambiente universitario dopo la sua conversione al cattolicesimo, in seguito ad un suo viaggio in Italia. Vive in un contesto storico alquanto dinamico, periodo di rivoluzione industriale e colonialismo, i problemi di quel tempo li viviamo oggi con la globalizzazione.
Dal punto di vista del sistema universitario, il modello inglese era specialistico, ovvero un insegnante, una materia.

venerdì 24 gennaio 2014

Mistero del Bene e del Male: parte prima

Gli ultimi incontri del gruppo, hanno riguardato l’interpretazione del bene e del male, secondo varie ipotesi proposte dalla nostra guida, Padre Luigi. Da premettere che il tema è stato scelto non per essere risolto, ma per offrire una diversa lettura da quella quotidiana e capire, fino in fondo, in cosa consiste la nostra Fede.  La nostra attenzione si è focalizzata su due momenti:
  • Il peccato originale
  • La passione di Cristo
In questa prima parte sarà sviluppato il tema sul peccato originale. Lo scenario raffigura il giardino dell’Eden, in cui si trova l’albero della conoscenza del bene e del male, dai frutti proibiti, che, Adamo ed Eva, la prima forma umana creata sulla terra, non hanno il diritto di nutrirsene. All’improvviso compare un serpente: animale che può addentrarsi ovunque, e soprattutto velenoso, quindi assolutamente da evitare. Una creatura  fuori dal comune, che probabilmente non potrebbe neanche essere catalogata sotto la voce di “animale” in quanto parlante.Non è il diavolo, ma si tratta di un personaggio enigmatico,maligno, misterioso, associato alla personificazione dell’astuzia umana. Entrando in scena, insinua falsità, espone un’opinione, pone Eva di fronte una scelta.
Il serpente potrebbe essere considerato come lo "sdoppiamento" di Eva, la quale vive un conflitto interiore, interrogandosi sulla questione del bene e de male, poiché se da un lato desidera attingere verso Dio, dall’altro sospetta di Dio. Mangiando la mela, Eva perde credibilità, rende partecipe Adamo,  il quale segue il gesto di Eva:entrambi condividono un dramma. 

lunedì 13 gennaio 2014

Assemblea Regionale Fuci Calabria

Il gruppo F.U.C.I. Cosenza “F.Gallo”, il giorno 29 Novembre, si è recato a Gambarie(RC), insieme al gruppo di Reggio Calabria, per svolgere l'Assemblea regionale, con annessione di ritiro spirituale, curato da Don Luigi Cannizzo.
I temi trattati hanno riguardato:
-l'approvazione del verbale della scorsa assemblea;
-la verifica dello stato dei Gruppi;
-la situazione del Gruppo di Catanzaro;
-la settimana dell'università;
-Il Congresso Nazionale;
-La cassa Regionale.
Don Luigi Cannizzo ha concluso questo ritiro, celebrando la Santa messa, avviando così, i fucini verso la preparazione all'Avvento.
F.U.C.I. “spirito e mente in movimento!”