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domenica 16 marzo 2014

Europa e Mediterraneo

Giorno 12 Marzo si è dato luogo all'incontro, dal titolo "Europa e Mediterraneo", tematica scelta sia in preparazione al Congresso Nazionale, sia per essere condivisa con tutti i gruppi fuci calabresi, riuniti a Cosenza, in occasione dell'assemblea regionale. Questo evento, che ha coinvolto un gran numero di studenti e docenti dell'Unical, è stato moderato dal professore Matteo Marini, ordinario di Teorie dello Sviluppo Economico e dal professore Alberto Ventura, ordinario di Storia dei Paesi Islamici.

Il primo intervento è stato di genere economico, sviluppato infatti dal Prof.Marini, il quale ha elaborato uno schema, approfondendo:
  • i fattori che hanno permesso di creare le opportunità di scambio;
  • lo stato di questi scambi commerciali;
  • conclusioni politiche. 
Solitamente l'arretratezza economica è considerata come un fattore negativo, ma essa può offrire dei vantaggi, considerando il fatto che le distanze tra i popoli si sono ridotte e si usufruisce in modo maggiore dello sviluppo tecnologico. Il problema di fondo riguarda il dualismo tra paesi ricchi e paesi poveri. Se si riuscisse a conciliare il capitale dei primi, più la forza lavoro dei secondi, tutti potrebbero guadagnare e ottenere vantaggi comparati.

sabato 1 marzo 2014

Mistero del Bene e del Male: seconda parte

Risolvere il mistero del bene e del male è un'ardua impresa, che conduce solo a ipotizzare su quanto già avvenuto. Se una prima analisi è stata condotta dagli esordi e ha riguardato l'emblema della creazione e quindi la ribellione di Adamo ed Eva, dovuta all'astuzia del serpente; questa volta ci soffermeremo su un avvenimento culminante, quale la turpissima morte di Cristo. Questo momento, che vede quest'uomo crocifisso, designa la sua pienezza nella croce, il culmine della sua rivelazione. La passione di Cristo è uno degli eventi biografici più descritto, in quanto tramite questo gesto epocale, Egli ha dato l'ennesima prova vivente di ciò in cui crediamo. Cristo si è fatto carico delle sofferenze dell'umanità per condividere, e quasi sostituire i mali che ci opprimono; ma la sua, oltre ad essere una morte disumana, è considerata una morte di croce. Questa croce simboleggia uno strumento di dolore e vergogna da un lato, ma dall'altro aumenta la considerazione riposta nei suoi confronti. Infatti, nonostante la sua immagine venga screditata dagli animi maligni, si noti la sua collocazione tra i due ladroni,  Cristo resta un personaggio di un certo livello, probabilmente temuto, accusato persino di un delitto non commesso.